Ben trovato amico di APS Il Sorriso, oggi vogliamo condividere con te un’esperienza davvero unica: il nostro primo spettacolo in ucraino per i bimbi rifugiati di guerra. Un momento magico che abbiamo vissuto insieme a questi piccoli innocenti, capaci ancora di sorridere nonostante gli eventi che hanno stravolto le loro vite.
Lo spettacolo si è tenuto all’Hotel Sheraton di Roma, venerdì 15 aprile, giusto due giorni prima della nostra santa Pasqua; un modo per condividere con i bambini ucraini una nostra tradizione che si differenzia per data e tipologia di festeggiamento dalla Pasqua ortodossa della cultura ucraina.
L’obiettivo del nostro spettacolo era di regalare un po’ di felicità ai bambini che hanno lasciato la loro terra, i loro amici e le loro case, magari perso membri delle loro famiglie e farli sentire accolti nella nostra Italia.
Ovviamente lo spettacolo allo Sheraton è stato organizzato gratuitamente al solo scopo benefico e di donazione.
L’idea è nata dal presidente Gianluca Lanzi dell’undicesimo municipio di Roma, il quale ha contattato un caro amico di APS Il Sorriso: Marco, un volontario appassionato che porta i suoi amici supereroi negli ospedali romani.
Data la nostra amicizia e la nostra esperienza nell’organizzazione di spettacoli a scopo benefico, Marco ha subito pensato a noi di APS e noi abbiamo accettato senza farcelo ripetere due volte!
Lo spettacolo in ucraino per 89 bambini
Appena accettata la sfida, lo spettacolo è nato in pochissimo tempo: giochi di magia, giocoleria, bolle di sapone, gag divertenti e tanta musica erano le componenti vincenti!
Restava solo un problema: va bene che i colori, la mimica e i giochi restano gli stessi in tutte le lingue del mondo, ma i bimbi quanto avrebbero potuto apprezzare uno spettacolo in una lingua diversa dalla loro?
Il nostro dubbio è nato soprattutto per un motivo: volevamo che almeno per il tempo dell’evento, i bimbi si dimenticassero di essere lontani dalla loro terra. Volevamo che si lasciassero per pochi attimi la guerra alle spalle e si sentissero davvero a casa.
Quindi, perché non fare tutto lo spettacolo in Ucraino?
Dunque da buon Mago Scheggia ho tirato fuori uno dei miei trucchi: la lavagna parlante, uno strumento magico amatissimo dai bambini per gli effetti incredibili (e anche un po’ comici) che riesce a trasmettere in scena.
Ho utilizzato la lavagna come se fosse il presentatore dello spettacolo, facendola parlare direttamente in ucraino; sai come? Semplicemente traducendo il testo italiano con google translate.
Il risultato? Una perfetta traduzione ucraina, controllata dalla nostra amica ucraina Margherita!
Tutti gli artisti dello spettacolo
Al nostro spettacolo abbiamo invitato tanti artisti e amici di APS il Sorriso e tutti sono accorsi da noi:
- Mago Davide Spada
- Serena, l’artista delle bolle
- Mago Manfy
- Mago Mario
Io ho tirato fuori il mio repertorio più buffo e amato dai bimbi. Lo scienziato pazzo!
Alla fine dello spettacolo, si sono presentati i nostri amici cosplayer con tutti i supereroi della Marvel, Pikachu e Dori, tutte le principesse Disney e infine abbiamo voluto riservare ai bambini ancora tante sorprese!
Tra beneficenza e condivisione: l’euforia dei bimbi ucraini
Potevamo non considerare che fra due giorni in Italia e in tutti i paesi cattolici si sarebbe festeggiata la Santa Pasqua?
Pur sapendo che i bimbi ucraini, essendo cristiani ortodossi festeggiano la Pasqua il 24 aprile, abbiamo voluto condividere con loro la nostra tradizione; nessuna pretesa di partecipazione, solo tanta voglia di coinvolgerli e farli sentire accolti!
90 uova di cioccolata sono apparse nella sala dello Sheraton dopo lo spettacolo, come dono “anticipato” ai bambini Ucraini!
Grazie a una donazione di 165 euro da parte di Marco e i suoi amici cosplayer abbiamo potuto donare ai bimbi un po’ di materiale scolastico, così da permettere loro di andare avanti negli studi; i nostri regali, in fine, si sono conclusi con una bella donazione dei vestiti già smistati e lavati che avevamo preparato noi di APS per spedirli in Ucraina.
Purtroppo con l’aggravarsi del conflitto, le associazioni di volontari in campo, hanno deciso di dare priorità ai solo medicinali e beni alimentari, così i vestiti non sono potuti arrivare a destinazione.
Noi però, abbiamo trovato il modo di dar loro, comunque, una nuova vita, donandoli ai bambini!
La gioia e l’euforia negli sguardi dei nostri piccoli è stato il nostro compenso di tanto lavoro, l’unico che volevamo ricevere e che ci riempie di gioia ogni volta che lo riceviamo, dopo un’opera di bene!
Sai qual è il nostro motto? “Se fai del bene, ti ritornerà del bene”.
E anche sta volta, questa frase non ci è mai sembrata più vera!!